Contributi gestionali

Proposte finalizzate all’utilizzo di siti particolarmente vocati per la creazione e lo sviluppo di insediamenti di pesca sportiva.

In questa parte del vademecum il pescatore potrà esporre, per particolari situazioni che considera eleggibili, le sue idee e proposte per il loro utilizzo con insediamenti permanenti finalizzati ad allargare la base dei potenziali pescatori sportivi.

Queste proposte, che integrano i campi di gara, possono essere elaborate grazie alla conoscenza del sito, ma anche, e soprattutto, della realtà sociale, economica e culturale dell’area.

Con questo strumento, proposto nel vademecum, il pescatore può diventare protagonista dello sviluppo sostenibile del territorio.

La scheda di segnalazione contiene i seguenti elementi.

B1. Data/ora

Sito (punto GPS), foto.

B2. Descrizione del sito

Sponda di fiume o di lago. Costa marina sabbiosa, rocciosa. Porto.

B3. Idee progettuali

In questa sezione del vademecum il pescatore, o un gruppo di pescatori, potrà presentare un’idea progettuale relativa all’utilizzo di un sito da attrezzare per la pesca sportiva. Il pescatore avrà la possibilità, cioè, di proporre una sua idea di fruizione dello specchio d’acqua che lui frequenta e conosce e per il quale ritiene sia possibile creare un punto di eccellenza per la pesca sportiva.

La sezione B) del vademecum potrà avere, quindi, la funzione di promuovere la pesca sportiva, ma anche e soprattutto di creare un raccordo virtuoso con le attività e le peculiarità del territorio valorizzandone le componenti sociali, culturali ed ambientali.

Nelle proposte progettuali pertanto, oltre alle ipotesi di utilizzo, andranno indicate le finalità dell’intervento evidenziandone le possibili ricadute sociali, economiche e culturali per le comunità locali coinvolte.

Di seguito, a titolo esemplificativo, vengono riportate alcune ipotesi di intervento che potranno essere illustrate nel vademecum senza per altro escludere la possibilità che se ne aggiungano altre suggerite da situazioni particolari.

B3-1. Sponde attrezzate

In questa sezione vano inserite quelle proposte di intervento che interessano alcuni tratti di sponda o di costa che, essendo finalizzate ad agevolare l’esercizio della pesca sportiva ad alcune categorie fragili e/o disagiate, devono rispondere alcuni requisiti:

  • devono essere facilmente raggiungibili con automezzi e/o a piedi;
  • lo specchio d’acqua prospicente deve essere il più possibile libero da intralci per l’esercizio della pesca;
  • il tratto di sponda, 200-300 m per 30-40 m di profondità, deve essere possibilmente all’ombra.

Il tratto su cui si propone di intervenire può essere situato sulla sponda di un lago, di un fiume, di un torrente o di un canale; ma può anche essere sul mare lungo una riva sabbiosa o su una scogliera oppure sulla diga foranea di un porto.

Il tratto potrà essere più o meno attrezzato a seconda della tipologia di fruitori che si prevede di coinvolgere:

  • Aree per anziani.
  • Aree per ragazzi (scuole di pesca).
  • Aree per disabili.

Ove possibile andranno previste una o più piazzole per disabili facilmente raggiungibili con automezzi.

Le aree di pesca così tratteggiate costituiranno dei nuovi centri di aggregazione in grado di sopperire alla domanda di socialità che sale dagli strati più fragili in modo da svolgere un ruolo vicario nella prevenzione e superamento del disagio sociale.

Al riguardo le proposte di intervento andranno corredate da una stima della popolazione che potrebbe essere coinvolta, ripartita per strati sociali.

B3-2. Pesca sportiva responsabile: presidi di promozione turistica e alieutica

Le proposte inserite in questa sezione del vademecum possono essere considerate un ampliamento delle precedenti essendo però localizzate in siti di particolare interesse ambientale, storico, culturale, collegati allo sviluppo turistico del territorio.

In considerazione di ciò, le aree di pesca potranno essere situate in ambienti naturali quali le sponde dei fiumi, dei canali, dei laghi o del mare, che non necessitano di modifiche sostanziali per consentire l’esercizio della pesca.

Una delle finalità del progetto, infatti, deve essere quella di limitare al massimo l’impatto sull’ambiente fornendo al pescatore le migliori condizioni, ambientali e operative per l’esercizio del suo sport preferito.

I progetti possono prevedere, per i frequentatori delle aree di pesca responsabile, convenzioni e agevolazioni con i Comuni e con le strutture ricettive locali.

In queste condizioni la pesca può svolgere un ruolo che, oltre il fatto sportivo, può contribuire alla valorizzazione del territorio e allo sviluppo di un turismo eco sostenibile.

In altri termini, partendo dalla pesca sportiva, si possono costituire dei siti che di per sé possono rappresentare dei potenti attrattori e motori di sviluppo locale.

La pesca sportiva, infatti, oltre alle attività economiche legate al turismo e alla piccola ricettività, può favorire il recupero del territorio, sviluppando interventi connessi all’attività propriamente detta e mirati alla riqualificazione ambientale ed ecologica.

E’ essenziale però che nelle aree di pesca siano rispettate puntualmente le regole della pesca sportiva responsabile a partire dalla limitazione del numero delle catture e prevedendo, se del caso, l’applicazione delle pratiche “no kill” e di catch and release.

Anche questa tipologia di progetti potrà essere corredata da un disegno sommario dell’intervento, dall’indicazione del target di riferimento, da una stima del potenziale bacino di utenza e dei benefici economici e sociali attesi per l’area interessata.

B4. Contributi

Questa sezione del vademecum consente al pescatore di dare il suo contributo alla gestione della pesca nel corso d’acqua che frequenta.

I contributi potranno essere di due tipi:

  • Contributi gestionali.
  • Contributi strutturali.

B4-1. Contributi gestionali

I contributi gestionali possono riguardare misure più restrittive di quelle regolamentate per legge quali:

  • Limitazioni dei giorni di pesca.
  • Limitazioni degli attrezzi consentiti.
  • Zone “No kill”.
  • Catch and release.

Il pescatore nel proporre il contributo alla gestione della pesca sportiva dovrà anche argomentare le motivazioni evidenziando i vantaggi che si avrebbero dalla sua applicazione.

B4-2. Contributi strutturali

Per contributi strutturali si intendono quelle opere che, a parere del pescatore, potrebbero migliorare l’esercizio della pesca.

Tra questi:

  • Modifiche all’assetto del corpo idrico per migliorare le condizioni di vita della fauna ittica e più in generale per le condizioni ambientali del corso d’acqua.
  • Creazione di un incubatoio di bacino per garantire i ripopolamenti con novellame di produzione autoctona.